Nicola Traversoni:
nelle sue “Favole in serie” ricerca i rapporti
con i luoghi fiabeschi, con gli spazi onirici, quelli propri dell’inconscio
e della morale. Spazi che si manifestano tramite un esempio dal quale
trarre insegnamenti, del quale è possibile scoprire le radici più antiche.
Emozioni gioiose, giocose, sognanti, che si alternano a condizioni al
limite del panico, dell’ansia, che scavano, come in un’arte-terapia, nella
memoria infantile, nei suoi ricordi ed emozioni, gioie e paure, cercando
i propri incubi nelle motivazioni radicate nell’inconscio, per poterli
così affrontare e superare.
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Una
ricerca che giunge agli archetipi del conflitto, all’eterno rapporto tra
il bene e il male, tra il buono e il cattivo, a quei simboli che proprio
nella favola trovano il senso più profondo. |