Mattia
Arioli: espone le sue “Introspezioni Psicofisiche”, un’opera fotografica che cerca un’interazione con il pubblico. Foto che si propongono come souvenir, come dono per i visitatori della mostra, piccole riproduzioni fotografiche che permetteranno al soggetto ritratto di circolare nello spazio liberamente, in una sorta di ubiquità resa possibile dalla trasportabilità della polaroid... |
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![]() ...Ritratti che possono vivere nelle tasche delle giacche e dei pantaloni, nelle case di chi, guardando queste foto, si è sentito spinto a "rubarle": uno spazio dilatato, coerente con la vita. |
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sinistra: "Mattia Arioli Rielaborazione n. 1" (particolare) Elaborazione
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